Abbiamo ricevuto e diffondiamo, su richiesta della Regione Lazio, gli estremi della nota 0004006-16/02/2017 della Direzione Generale Della Sanità Animale E Dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute inerente le indicazioni per la certificazione di partite di api dirette verso altri Stati membri della UE e le altre zone d’Italia.
Nella nota si elencano i comuni delle regioni SICILIA CAMPANIA BASILICATA e PUGLIA dai quali, nonostante la rimozione del blocco alle movimentazioni dalla Sicilia, non possono essere rilasciati i certificati necessari da parte dell’autorità veterinaria per la movimentazione. Viene precisato infatti che le dichiarazioni possono essere rilasciate solo per i materiali apistici (vivi e non) distanti oltre 100 Km dalla zona di restrizione. Solo la lunghezza dell’elenco dei comuni rende chiara l’idea del danno causato al nostro settore dal ritrovamento nel 2014 del coleottero Aethina Tumida ma è anche bene considerare quale possa essere il danno per tutto il comparto nazionale qualora il coleottero fosse in futuro ritrovato al di fuori del perimetro di sorveglianza.
Occorre sostenere attivamente ed efficacemente tutti gli apicoltori del sud Italia, tra cui anche un nostro affezionato socio, che sono colpiti da tali restrizioni e dalle azioni di contenimento del coleottero. Senza dimenticare i gravi attacchi al settore da parte di altri inquinamenti (Varroa e Vespa Velutina), dopo ormai 2 anni e mezzo, rimaniamo però ancora in attesa da parte di chi è preposto alla prevenzione che vengano messe in atto le azioni volte all’impedimento del ripetersi in futuro di eventi cosi dannosi, magari a causa di un’altra specie animale o vegetale. La nota è disponibile a richiesta via email alla segreteria
Rinaldo Amorosi