Sabato 27 aprile all’insegna della formazione apistica

Giornata intensa sabato 27 aprile per gli apicoltori dell’Alto Lazio.

La mattinata ha avuto infatti inizio alle 9:45 con l’assemblea dei soci, appuntamento riservato ai membri regolarmente iscritti all’ AAAL, durante la quale è stato, fra l’altro, eletto nuovamente il consiglio direttivo confermando Rinaldo Amorosi presidente anche per il triennio 2019-2021 e nominando i seguenti consiglieri: Francesco Amorosi, Guglielmo Arcà, Valter Battiloro, Carlo Bonelli, Ivan Gnan, Francesca Romana Laurenti, Sandra Talanti e Cesare Teofili.

Poco dopo le undici, al termine dell’assemblea, si sono aperti i lavori per l’annuale Seminario Divulgativo e Formativo – Progetto Miglioramento Territoriale dell’Apis Mellifera Ligustica insieme ai nostri partner della Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia e il Dsa3 dell’Università di Perugia.

Dopo i saluti istituzionali da parte del Presidente dell’Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio è intervenuto Giuseppe Ricci,  presidente della Riserva Naturale Monti Cervia e Navegna,che ha ribadito il proprio impegno nel coinvolgimento dei comuni della “Comunità del Parco” e di quelli attigui in un ruolo attivo nel progetto di tutela dell’ape autoctona italiana, che la Riserva stessa sta già perseguendo dal 2015 affiancando l’ AAAL nel progetto e  mediante l’attuazione di un regolamento interno. Ricci inoltre ha auspicato inoltre che l’apicoltura possa rappresentare una concreta opportunità sia ambientale che economica per i territori di cui si occupa al momento poco valorizzati.

Presa nuovamente la parola, il presidente Rinaldo Amorosi ha illustrato il Progetto di Miglioramento della Ligustica, da egli stesso ideato e fortemente voluto ormai 6 anni fa, evidenziando, dati alla mano, il successo che quest’ultimo sta riscontrando; con i più recenti campionamenti giungono le conferme di quanto sia possibile, mantenendo e rinnovando l’impegno di un allevamento scrupoloso e consapevole e con il supporto delle amministrazioni locali, recuperare e conservare l’ape autoctona del nostro territorio ed il suo patrimonio genetico.

A evidenziare la maturazione raggiunta dal progetto è l’avvio del programma di migliora manto genetico intrapreso dai dieci apicoltori appartenenti ai Gruppi Territoriali di Miglioramento della Ligustica, un percorso strutturato, coordinato e sotto la guida del prof. Tiziano Gardi, referente scientifico del progetto.

In ultimo, l’area in cui possiamo ormai vantarci di riuscire ad allevare in purezza è di ben 575 chilometri quadrati e sono nove i comuni che hanno vietato l’introduzione di razze diverse dalla ligustica.

A seguito della pausa pranzo durante la quale, coerentemente con la nostra linea di pensiero, sono stati offerti esclusivamente prodotti locali, sono vivacemente ripartiti gli incontri.

Il primo ad intervenire nel pomeriggio è stato il dott. Luigi Russo, direttore della Riserva Regionale Monti Cervia e Navegna. Accattivante oratore, ha saputo far riflettere senza risultare scontato o retorico sul profondo legame che insiste fra uomo e ambiente, traendo preziosi spunti dall’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”, per sottolineare quanto sia necessario che l’uomo si prenda cura della Natura, sapientemente definita dal Vescovo di Roma la nostra “casa comune”.

A seguire, come ormai consuetudine, la presenza del prof. Gardi, docente presso l’Università degli Studi di Perugia ed iscritto all’Albo Nazionale Allevatori Api Italiane, oltre che uno dei massimi esponenti in materia apistica e, come già scritto, referente scientifico del progetto, ha arricchito l’evento illustrando ai presenti le “Linee guida per la salvaguardia, valorizzazione e conservazione dell’Ape Italiana Autoctona” condividendo inoltre con la platea immagini e aneddoti inerenti il suo personale lavoro condotto in apiario con il collaboratore Marco Petrarchini.

A conclusione della giornata ha preso la parola Daniele Sorgi, esperto apistico dell’Associazione Apicoltori dell’Alto Lazio, che ha catturato l’attenzione nonostante il volgere al termine dell’evento esponendo la nuova versione, resa necessaria dalle recenti introduzioni di nuovi medicinali veterinari, della proposta AAAL di Protocollo territoriale dei trattamenti alla varroa.

Il seminario si è concluso nel tardo pomeriggio e si è confermato un appuntamento cardine per i soci e non solo, che desiderino godere di questa preziosa occasione per continuare a formarsi, informarsi e confrontarsi con altri apicoltori e addetti ai lavori.

F.R.L.