Con la legge regionale del 4 marzo 2019 l’Emilia Romagna si impegna per la salvaguardia dell’Apis mellifera ligustica, questa è infatti la prima regione italiana a vietare la riproduzione e l’introduzione di api diverse dall’Apis mellifera ligustica su tutto il territorio regionale.
Sono però serviti ben 15 anni perché si desse finalmente concretezza agli indirizzi legislativi dell’art.1 della L313/2004; 15 anni in cui, dall’illusione che non ci sarebbe mai stata possibilità di erodere il predominio della ligustica dal mercato globale in cui hanno creduto i vertici dell’apicoltura italiana, si è passati a considerare la ligustica animale a rischio erosione genetica, ben altro che leader del mercato.
Come apicoltori non ci sentiamo però soddisfatti, anche se tale dispositivo di legge è sicuramente un deciso passo avanti per l’ape italiana e per la libertà degli apicoltori allevatori, per ora tutela solamente i colleghi dell’Emilia Romagna.
Ci auguriamo fermamente che anche le altre regioni d’Italia prendano coraggio e, come l’Emilia Romagna, vietino l’introduzione e diffusione di api diverse dall’Apis mellifera ligustica (Spinola 1806), patrimonio nazionale.
Rinaldo Amorosi