Propoli contro l’infezione da SARS-CoV-2 e COVID-19 – La scienza ne suggerisce l’uso

 

Tutti gli apicoltori conoscono le proprietà della propoli, soprattutto come sostanza molto efficace sulle infiammazioni della gola, e solo negli ultimi anni si sta valutando più dettagliatamente come e quanto la propoli agisca beneficamente sul nostro sistema immunitario e come antivirale.

Una recente revisione di uno studio iniziato qualche anno fa su un tipo di coronavirus, la SARS, ha ampliato gli aspetti esaminando anche gli effetti del propoli su un altro coronavirus, il COVID 19.

La pubblicazione sul sito statunitense NCBI (National Center for Biotechnology Information) , oltre a toccare i molteplici effetti del propoli su molte patologie come il cancro, l’ipertensione, il diabete, e molte altre, sostenendosi anche, nostro malgrado, sull’esperienza italiana sul COVID 19 e facendo anche riferimento anche alle esperienze di trattamento del COVID 19 con la propoli in Brasile, ha evidenziato questi punti salienti:

  • La propoli, prodotta dalle api da resine vegetali bioattive, ha attività antivirale.
  • La propoli potenzialmente può interferire con l’invasione delle cellule ospiti da parte di SARS-CoV-2.
  • La propoli blocca la PAK1 pro infiammatoria, una chinasi altamente espressa nei pazienti COVID 19.
  • La propoli standardizzata ha proprietà coerenti per la ricerca clinica e di laboratorio.
  • La propoli è un alimento funzionale sicuro e ampiamente consumato con proprietà medicinali

Le conclusioni poi del lavoro sono di sicuro buon auspicio:

“Considerando l’elevato numero di decessi e altri tipi di danni causati dalla pandemia COVID-19, è urgente trovare terapie che possano aiutare a evitare o ridurre l’infezione da SARS-CoV-2 e le sue conseguenze. La propoli ha dimostrato effetti antinfiammatori e immunoregolatori, inclusa l’inibizione di PAK-1. Inoltre, l’attaccamento ad ACE2, uno dei principali bersagli del virus SARS-CoV-2 per l’invasione delle cellule ospiti, è inibito dalla propoli. I componenti della propoli, tra cui CAPE, rutina, quercetina, kaempferol e miricetina, hanno dimostrato in silico una forte interazione con ACE2. Kaempferol ha ridotto l’espressione di TMPRSS2. Oltre a queste attività, la propoli non interagisce con i principali enzimi epatici o con altri enzimi chiave; secondo criteri adottati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, pertanto, la propoli può essere utilizzata in concomitanza con i principali farmaci senza rischio di potenziamento o inattivazione.

Per determinare se la propoli colpisce specificamente SARS-CoV-2 serviranno ulteriori ricerche. Ma dato che la propoli è un prodotto privo di rischi, fatta eccezione per coloro che possono sviluppare un’allergia ad essa, le note attività biologiche di questo prodotto naturale delle api ci portano a suggerirne l’uso per ridurre il rischio e l’impatto dell’infezione e in aggiunta a trattamento.

Tutto ciò a noi apicoltori fa sicuramente piacere e, oltre ad invitarci ad assumere propoli, ci deve far rendere sempre più consapevoli che le api, i loro prodotti, e l’integrità ambientale, costituiscono un tesoro da custodire e ancora da scoprire.

Rinaldo Amorosi

Sotto i link di riferimento per approfondire:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7430291/

https://doi.org/10.1007/s00259-020-04819-6

https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04480593

https://doi.org/10.1017/ice.2020.241

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7166201/

https://it.wikipedia.org/wiki/SARS