Relazione incontro «Orso e Territorio» del 12 Maggio 2022

L’Associazione Apicoltori Alto Lazio, grazie all’invito del Comune di Amatrice e alla compartecipazione dell’Associazione “Salviamo l’Orso” ha promosso e realizzato l’incontro “Orso e Territorio” che si è tenuto lo scorso 12 maggio ad Amatrice presso la Casa della Montagna e che ha visto una numerosa partecipazione sia in presenza che online.

Tale incontro è nato in seguito alla pressione causata dai numerosi attacchi agli apiari da esemplari di Orso bruno marsicano verificatisi nelle aree montane poste a nord est della Provincia di Rieti nei primi mesi del 2022.

L’incontro è stato anche organizzato allo scopo di porre all’attenzione delle istituzioni competenti e dei soggetti interessati non solo le problematiche relative al sostegno delle attività degli apicoltori colpiti, ora pressoché esclusi, ma anche per porre alla politica la richiesta di mettere in atto azioni volte a prevenire il ripetersi dei danni, e di sollecitare una visione sulla conservazione più ampia che veda, non solo una sottospecie importante come l’orso marsicano, ma anche l’Apis mellifera ligustica, la biodiversità a lei connessa e l’Apicoltura come attività fondamentale di vincolo.

Ha introdotto i lavori del Convegno Rinaldo Amorosi, Presidente dell’AAAL, che ha posto l’accento su numerose problematiche che derivano agli Apicoltori dalla presenza di individui di Orso bruno marsicano: la totale mancanza dei rimborsi dei danni agli apicoltori non professionisti, il ridotto e ritardato rimborso agli apicoltori professionisti che comunque non vede minimamente rimborsato il mancato reddito, la mancanza di una pianificazione sull’entità della diffusione degli orsi al di fuori delle zone parco, la inesistente previsione sull’impatto all’apicoltura del punto di vista economico, sulla sicurezza sul lavoro e sul deterioramento della biodiversità ora garantita dalla piccola apicoltura non professionale.

Successivamente è intervenuto Giampiero Costrini, dell’Associazione “Salviamo l’Orso” che, ricordando che tale sottospecie di Orso è inquadrata al massimo rischio di estinzione sia per la scarsa numerosità della sua popolazione, 50-60 individui, che per la sua scarsa variabilità genetica, ha illustrato le azioni messe in campo dall’associazione per mitigare l’impatto sugli allevamenti; i tipi di recinzioni per gli allevamenti in campo e per quelli chiusi; le caratteristiche tecniche delle recinzioni e le migliori modalità di istallazione.

Costrini, inoltre, ha illustrato alcune iniziative promosse nel territorio del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, come pure della sua fascia di protezione esterna, che hanno consentito una migliore coesistenza tra le attività agricole e l’Orso marsicano, tra le quali un progetto denominato “Il miele dell’Orso” specificamente rivolto al comparto apistico.

Successivamente ha preso la parola la dott.ssa Ivana Pizzol della Direzione Ambiente della Regione Lazio che – assieme a Gianpiero Di Clemente della Riserva Naturale Regionale “Montagne della Duchessa“ – ha illustrato le iniziative regionali per la tutela ed il monitoraggio della sottospecie, che attraverso l’analisi di campioni del DNA ha rilevato finora nell’area nord-est della provincia di Rieti la sola presenza di maschi che comunque riescono a effettuare veloci spostamenti anche su lunghe distanze (ad es. Norcia / Scanno in soli 20 giorni).

La dott.ssa Pizzol ha ricordato che la Direzione regionale Ambiente, tramite la Riserva della Duchessa, ha in gestione la Banca delle Recinzioni Elettrificate che vengono fornite in comodato d’uso temporaneo, circa 2 mesi, agli apicoltori che ne facciano richiesta dopo aver subito il danno (o siano a forte rischio di riceverlo), ed ammettendo la presenza delle problematiche gestionali per l’erogazione degli indennizzi si è messa personalmente a disposizione per ovviare alle carenze.

Infatti, l’istruttoria per la liquidazione dei danni da Orso verificatisi nelle Aree regionali protette viene effettuata dagli Enti di gestione delle Aree stesse, mentre per quelli verificatisi al di fuori di esse l’istruttoria è di competenza dell’Area Decentrata della Direzione Agricoltura di Rieti, per un certo territorio, e dell’Ambito Territoriale di Caccia 2 di Rieti, per un altro.

È di tutta evidenza come questa frammentazione amministrativa e territoriale ritardi ancora di più l’erogazione degli indennizzi per i quali inoltre ricordiamo che la legge regionale di riferimento, la n.4/2015, pur prevedendo solo dei criteri di priorità per i professionisti, di fatto nei programmi operativi, esclude chi non lo è.

A questi interventi è seguito un dibattito in cui sono intervenuti, oltre ad alcuni apicoltori locali che hanno chiesto il tracciamento GPS degli orsi, l’Assessore Alessio Di Fabio del Comune di Amatrice; il Presidente della VI Comunità Montana del Velino Luigi Rodriquez che ha dato piena disponibilità del sito web della Comunità Montana per meglio trasmettere le indicazioni volte ai rimborsi dei danni; e il Presidente di COPAGRI Lazio Guido Colasanti che ha sottolineato la difficoltà cui versa tutto il comparto agricolo sotto l’aspetto dei danni causati dalla fauna selvatica.

La riunione si è conclusa con l’impegno dei convenuti a cercare una soluzione di pacifica convivenza tra Orsi, Api e Apicoltori e di sollecitare la Regione Lazio ad affrontare con più determinazione, incisività e con le necessarie risorse economiche le tematiche riportate durante l’incontro.

Sandra Talanti

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